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Linea 1: Linea 1:
-RICOGNIZIONE TERRITORIALE:+====== Ricognizione territoriale (Dora) ====== 
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 - Normativa  - Normativa 
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 - Natura e Paesaggio - Natura e Paesaggio
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 - Cultura - Cultura
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 - Infrastrutture - Infrastrutture
  
-PARCO DEL MATESE_NORMATIVA DI RIFERIMENTO+ 
 +===== PARCO DEL MATESE_NORMATIVA DI RIFERIMENTO ===== 
  
 BURC N 39 DEL 6_9_1993_lr_ 33_1993_ BURC N 39 DEL 6_9_1993_lr_ 33_1993_
 «Istituzione di parchi e riserve naturali in Campania «Istituzione di parchi e riserve naturali in Campania
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 BURC N SPECIALE DEL 27_05_2004_ Istituzione Norme Salvaguardia BURC N SPECIALE DEL 27_05_2004_ Istituzione Norme Salvaguardia
 TUTELA AMBIENTE - Istituzione dell’Ente Parco Regionale del Matese TUTELA AMBIENTE - Istituzione dell’Ente Parco Regionale del Matese
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 Nuova Perimetrazione (Art. 34 L.R. n° 18/2000), Nuova Perimetrazione (Art. 34 L.R. n° 18/2000),
 Zonizzazione:  Zonizzazione: 
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 Zona A - Area di Riserva Integrale Zona A - Area di Riserva Integrale
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 Zona B - Area di Riserva Generale Zona B - Area di Riserva Generale
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 Zona C - Area di Riserva Controllata Zona C - Area di Riserva Controllata
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 +{{:pwpersonali:tav_a.jpg?400|}} {{:pwpersonali:tav_b_.jpg?400|}}
  
 Il Parco Regionale del Matese, previsto nella Legge Regionale n. 33 del 1993, è stato istituito con Delibera di Giunta della Regione Campania n. 1407 del 12 Aprile 2002. Il Parco Regionale del Matese, previsto nella Legge Regionale n. 33 del 1993, è stato istituito con Delibera di Giunta della Regione Campania n. 1407 del 12 Aprile 2002.
 La L.R. 33/93, Istituzione di Parchi e Riserve naturali in Campania, secondo quanto recita l’articolo 1, «detta principi e norme per l’istituzione e la gestione delle aree protette, al fine di garantire e promuovere, in forma coordinata, la conservazione e valorizzazione del patrimonio naturale della Regione Campania». L’art. 2 specifica che ai fini della presente legge il patrimonio naturale oggetto di tutela va individuato ne «le formazioni fisiche, geologiche, geomorfologiche e biologiche, o gruppi di esse, che hanno rilevante valore naturalistico e ambientale». Nell’art. 3 sono indicate le finalità della tutela del patrimonio naturale individuato: «conservazione di specie animali o vegetali, di associazioni vegetali o forestali, di formazioni geopaleontologiche, di comunità biologiche, di biotopi, di valori scenici e panoramici, di processi naturali, di equilibri ecologici. L’applicazione di metodi di gestione o di restauro ambientale idonei a realizzare una integrazione tra uomo ambiente naturale, anche mediante la salvaguardia di valori antropologici, archeologici, storici e architettonici, e delle attività agro – silvo – pastorali e tradizionali. Promozione di attività educative, formazione e di ricerca scientifica, anche interdisciplinare, nonché di attività ricreative compatibili. Difesa e ricostruzione degli equilibri idrici e idrogeologici». La L.R. 33/93, Istituzione di Parchi e Riserve naturali in Campania, secondo quanto recita l’articolo 1, «detta principi e norme per l’istituzione e la gestione delle aree protette, al fine di garantire e promuovere, in forma coordinata, la conservazione e valorizzazione del patrimonio naturale della Regione Campania». L’art. 2 specifica che ai fini della presente legge il patrimonio naturale oggetto di tutela va individuato ne «le formazioni fisiche, geologiche, geomorfologiche e biologiche, o gruppi di esse, che hanno rilevante valore naturalistico e ambientale». Nell’art. 3 sono indicate le finalità della tutela del patrimonio naturale individuato: «conservazione di specie animali o vegetali, di associazioni vegetali o forestali, di formazioni geopaleontologiche, di comunità biologiche, di biotopi, di valori scenici e panoramici, di processi naturali, di equilibri ecologici. L’applicazione di metodi di gestione o di restauro ambientale idonei a realizzare una integrazione tra uomo ambiente naturale, anche mediante la salvaguardia di valori antropologici, archeologici, storici e architettonici, e delle attività agro – silvo – pastorali e tradizionali. Promozione di attività educative, formazione e di ricerca scientifica, anche interdisciplinare, nonché di attività ricreative compatibili. Difesa e ricostruzione degli equilibri idrici e idrogeologici».
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 Testo Integrale D.D.G.R. n°.1407 Testo Integrale D.D.G.R. n°.1407
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 Legge 33/93 Legge 33/93
 Titolo I, Principi Generali, Titolo I, Principi Generali,
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 Titolo II, Individuazione e Istituzione delle aree protette Titolo II, Individuazione e Istituzione delle aree protette
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 Titolo III, Gestione delle aree naturali protette Titolo III, Gestione delle aree naturali protette
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 Titolo IV, Piani Territoriali Titolo IV, Piani Territoriali
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 Titolo V, Vigilanza e Sanzioni Titolo V, Vigilanza e Sanzioni
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 Titolo VI, Norme finanziarie  Titolo VI, Norme finanziarie 
  
  
  
-IL TERRITORIO DEL MATESE+ 
 +===== IL TERRITORIO DEL MATESE ===== 
  
 Il territorio del Matese è costituito da una catena di monti prevalentemente calcarei situati tra Molise e Campania. E’ un territorio ricco di luoghi selvaggi, popolati da Lupi e Aquile reali, paesaggi dolci, con laghi dalle acque azzurre in cui si specchiano le cime delle montagne, centri storici originali e ottimamente conservati, tanta storia, fatta anche dei rapporti sempre tesi tra Romani e Sanniti, prodotti tipici genuini, unici e saporiti. Il territorio del Matese è costituito da una catena di monti prevalentemente calcarei situati tra Molise e Campania. E’ un territorio ricco di luoghi selvaggi, popolati da Lupi e Aquile reali, paesaggi dolci, con laghi dalle acque azzurre in cui si specchiano le cime delle montagne, centri storici originali e ottimamente conservati, tanta storia, fatta anche dei rapporti sempre tesi tra Romani e Sanniti, prodotti tipici genuini, unici e saporiti.
Linea 44: Linea 78:
  
 Flora Flora
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 La flora varia in base all'altitudine: a quota media è presente il faggio e in alta quota l'abete, mentre più in basso si trovano betulle, ginepri, querce e castagni. Più a sud sono presenti boschi di leccio. La flora varia in base all'altitudine: a quota media è presente il faggio e in alta quota l'abete, mentre più in basso si trovano betulle, ginepri, querce e castagni. Più a sud sono presenti boschi di leccio.
  
 Fauna Fauna
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 Oltre alla fauna domestica equini, bovini, ovini, e caprini che pascolano allo stato brado, nei pressi di monte Miletto e la Gallinola, si possono osservare volatili come falchi, sirenelle e qualche esemplare di aquila; da qualche tempo è ricomparso anche il lupo appenninico assente da decenni. Oltre alla fauna domestica equini, bovini, ovini, e caprini che pascolano allo stato brado, nei pressi di monte Miletto e la Gallinola, si possono osservare volatili come falchi, sirenelle e qualche esemplare di aquila; da qualche tempo è ricomparso anche il lupo appenninico assente da decenni.
  
 Storia Storia
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 Testimone di segni di civiltà remote, la storia di questo complesso montuoso, inizia oltre 25 secoli or sono ad opera dei primi abitanti di origine italica, mentre i coloni greci che pur tanta incidenza ebbero sulle popolazioni di pianura poco influirono sugli abitanti del Matese. Testimone di segni di civiltà remote, la storia di questo complesso montuoso, inizia oltre 25 secoli or sono ad opera dei primi abitanti di origine italica, mentre i coloni greci che pur tanta incidenza ebbero sulle popolazioni di pianura poco influirono sugli abitanti del Matese.
 Nel 216 a.C. questo territorio fu invaso anche dai soldati cartaginesi guidati da Annibale. Nel 216 a.C. questo territorio fu invaso anche dai soldati cartaginesi guidati da Annibale.
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  • Ultima modifica: 22/01/2021 16:53
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