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Linea 1: Linea 1:
-====== Paesaggio Culturale nel Basso Molise_Patrimonio Religioso e Culturale ======+====== Paesaggio Culturale nel Basso Molise_Patrimonio Religioso e Culturale (Malvina Koliçi_Istrefaj) ======
  
-Introduzione: I Paesi di Arbëreshë in Molise (Malvina Koliçi - Istrefaj)+===== Il discorso dell area vasta, analisi nei cinque regioni.  ===== 
 +(K. Meco, M. Koliçi, S. Vogli)
  
-Gli Arbëreshë, detti anche albanesi d’italia sono una minoranza etnico-linguistica albanese storicamente stanziata in italia meridionale (MoliseCalabriaBasilicata, Puglia, Sicilia)  +L’ area vasta di questo progetto si expande in 5 regioni del centro e sud d’Italiacomprese le regioni di AbruzzoMolise, Puglia, Campania e Basilicata
-Gli Arbereshe in Italia, sono pozizzonati in dieci provinceCosenzaCatanzaroCrotone, Potenza, Foggia, Taranto, Campobasso, Palermo, Avellino Pescara. +Il lavoro sviluppato in termini dell patrimonio culturale si riferisce al collegamento in un sistema di beni culturaliCastelli e Borghi AntichiMuseiPatrimonio Religioso anche feste tradizioniIn questa fase del lavoro, l'obiettivo stata di studiare mappare queste ricchezzeleggere il territorio rivedere i collegamenti potenziali o le tendenze dominante che servono anche le prestazioni lavorative si a livello di regioneoppure quello darea di progettazioneLa strategia elaborato in base di gruppo con parti individuali.
-Originariamente provenienti dalla Morea dalla Ciamuria (odierna Grecia), si stabilirono in italia tra il XV e il XVIII secolo in seguito alla morte del celebre eroe nazionale Giorgio Castiota ScanderbegSi stima che gli Arbereshe siano circa 100.000 e parlano una lingua variante del tosco (lingua dell’antica Albania del sud) che con il passare degli anni è stata tramandata oralmente e modificata con influenze italiane e che attualmente è tutelata dalla legge 482/1999. Quando l’Albania cadde in mano turcadivenendo parte periferica dell’impero Ottomano, i territori albanesi furono saccheggiati, distrutti e aspramente stravolti e, successivamente, fortemente islamizzati. Agli albanesi non rimase che emigrare in diaspora, così come disse Scanderbeg “non una semplice fuga dall’Albania sottomessa ai turchi, bensì l’espressione più profonda del loro attaccamento alla fede alla libertà”. I primi arbereshe che approdarono in Italia erano tradizionalmente soldati stradioti, anche al servizio del Regno di Napoli, del Regno di Sicilia della Repubblica di Venezia. Molti degli esuli delle migrazioni successive alla prima appartenevano alle più rinomate classi sociali albanesi fedeli alla ortodossia cattolicatra cui capi militari, sacerdoti, nobili aristocratici consanguinei di Giorgio Castriota, che li aveva guidati nell’epica lotta contro gli infedeli ottomani.  +
-Nel XV secolo, infatti, Alfonso d’Aragona, re di Napoli, per contrastare le rivolte dei baroni locali, sollecitate dagli Angioini, fece venire dall’Albania gruppi di mercenari. Da questo momento in poi le migrazioni furono sempre più frequenti. L’ultimo gruppo di albanesi fu guidato da Giorgio Castriota Scanderbegleroe nazionale albanese che aveva arrestato l’avanzata dei Turchi di Maometto IIPerché Scandeberg giunse in Italia? Perché doveva appoggiare militarmente Ferrante, re di Napoli, succeduto ad Alfonso d’Aragona. In cambio, i soldati ottennero terre proprietà: in virtù di ciò il primo nucleo di albanesi si stabilì definitivamente in Abruzzo, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia. +
-Nella Provincia di Campobasso, sono 4 i comuni albanesi: Ururi, Portocannone, Campomarino, Montecilfone. (http://quotidianomolise.com/storia-degli-arbereshe/)+
  
-L’identità italo-albanese: gli arbereshe +====== PRIMO LIVELLO DEL PROGETTO ======
-Due sono state le motivazioni dell’accoglienza albanese dalle popolazioni autoctone meridionali.  +
-1. La prima fu perché gli albanesi vennero considerati martiri della fede cristiana: avevano combattuto e frenato l’avanzata turca;  +
-2. la seconda perché le carestie, le pestilenze, i terremoti avevano indotto i contadini a lasciare le campagne e i proprietari terrieri, per il proprio vantaggio, offrirono ai profughi la possibilità di insediarsi e lavorare le campagne. Gli insediamenti albanesi più compatti e omogenei diedero vita a comunità italo-albanese, gli arbereshe. Gli elementi identificativi sono stati e sono la religione, rito bizantino di lingua greca, l’arbërisht, lingua parlata di forma dialettale che si collega con la variante linguistica del sud dell’Albania, da dove ha avuto origine la diaspora. (http://www.ilsudchenontiaspetti.it/paesi-arb%D1%91resh%D1%91-lucani/+
  
-Le characteristiche degli paesi Arbëreshë.+===== Il Paesaggio Religioso nell’ Area Vasta (Malvina Koliçi - Istrefaj) =====
  
-Nella zona di riferimentonel corso dei secoli sono giunte da oriente popolazioni croate e albanesi: tre paesi croato-molisani (Acquaviva CollecroceMontemitroSan Felice del Molise) quattro centri arbëreshë (UruriPortocannone, Montecilfone e Campomarino) sono presenti nella zona basso-molisana e questo rappresenta una peculiarità e un arricchimento culturale dell’area. Queste popolazioni hanno condiviso con le genti originarie del posto la medesima culturaincentrata su interessanti commistioni tra attività agricole, pastorali e marinare. (Annali Del Turismo - http://www.geoprogress.eu/wp-content/uploads/2016/05/AT2012.pdf ) +Il Patrimonio religioso dell’ area vastae piuttosto ricca. Gli edifici religiosi svolgono un ruolo importante nella practica dei riti religiosima allo stesso tempo, considerando il valore storico, e il valore architettonicorappresentano una delle attrazioni turistiche piu aprezzateaggiungendo qui anche il carico spirituale che contengono
  
 +Dato l’interesse di questo progetto per la realizzazione dei itinerari turistici inclusi con elementi culturali, architettonici, tradizionali, valori paesaggistico, durante la fase di studio di questo progetto, gli oggeti religiosi sono divisi in quatro categorie principali: 
  
 +1. Chiese nei centri urbani
 +2. Chiese nelle province
 +3. Chiese in percorsi religiosi
 +4. Chiese tratturale
  
 +{{:pwpersonali:kisha1.jpg?400|}}
  
 +Fig. 1_Il paesaggio religioso nell area vasta 
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 +Link: http://umap.openstreetmap.fr/en/map/paesaggio-religioso_229995#7/41.784/17.148 
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 +Nello studio dell'area completa composta da cinque regioni: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia e Basilicata, possiamo notare che la maggior distribuzione geografica degli oggetti di culto si trova principalmente nella regione Molise e in Abruzzo .
 +In questi regioni, sono presenti anche due percorsi religiosi che si estendono da sud a nord e delineano il territorio italiano collegando il pellegrinaggio con paesi più settentrionali d'Europa. Via Micaelica e Via Francigena del Sud, sono gli percorso che lungo il spazio dell pellegrinaggio offrono edifici religiosi e luoghi di particolare importanza.
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 +==== Il Paesaggio Religioso nell’ Area Vasta (Malvina Koliçi - Istrefaj) ====
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 +Se facciamo riferimento al sito ufficiale della Regione, i siti religiosi sono divisi in: 
 +a)  Luoghi di fede e 
 +b) Chiese.
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 +Nella regione Del Molise, I percorsi religiosi non si estendono. Ciò rende la ricchezza religiosa di questa regione composta dalla maggior parte delle altre tre categorie. 
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 +Durante la fase di analisi, è stato notato che le chiese urbane hanno la più bassa diffusione tra le tre categorie, mentre le chiese nelle province rappresentano una maggiore diffusione.
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 +Dal momento che il Molise è la regione in cui si intreccia la rete dei tratturi, sottolineamo il fato che le chiese tratturale si trovano in quantità considerevole. 
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 +{{:pwpersonali:kisha2.jpg?400|}}
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 +Fig. 2_Il paesaggio religioso nell regione del Molise
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 +Link: http://umap.openstreetmap.fr/en/map/paesaggio-religioso_229995#7/41.784/17.148  
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 +===== SECONDO LIVELLO DEL PROGETTO =====
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 +==== Il Paesaggio Culturale nell regione del Molise (Malvina Koliçi - Istrefaj) ====
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 +Al livello di regione, il patrimonio culturale considerato nella strategia regionale si compone dagli edifici religiosi, musei, castelli e borghi, feste e tradizioni. 
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 +=== Le feste e le Tradizioni ===
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 +Al livello di Regione, i beni materiali e il patrimonio culturale, e arricchito evidenziando anche le feste, quindi il patrimonio immateriale. Nella regione del Molise, le feste sono divise in due categorie. La prima categoria si riferisce alla divisa di queste feste, in base alle stagioni in qui si sviluppano. Quindi, queste feste, si svolgono in primavera, estate, autunno e inverno. 
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 +Facendo riferimento a questa distribuzione, è stato possibile studiare e identificare facilmente quale categoria di feste domina e viceversa, prendendo in considerazione anche la connessione con il territorio.  Raggruppare le feste e tradizioni in questo modo è stata una risorsa preziosa da includere negli itinerari regionali proposti, che si riferiscono a una suddivisione stagionale.
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 +{{:pwpersonali:21...jpg?400|}}
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 +Fig. 3_Le tradizioni e le feste nell Molise
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 +Link: http://umap.openstreetmap.fr/en/map/feste-e-tradizioni_234674#8/41.420/16.263 
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 +Le feste e le tradizioni, per lo scopo del progetto a livello dell'area di progettazione, sono divise anche per carattere o tematicha. In questo caso, ci riferiamo alla separazione in feste religiose,  feste tradizionali e feste culturali culturali.
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 +Se ci si concentra sulle aree dei paesi Arbëreshë, notiamo che prevalgono principalmente feste durante la stagione estiva o primavera e meno quelle che si svolgoni in autunno o inverno.
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 +La condivisione di feste in base di staggione e anche in base di carattere, ha quindi contribuito a concepire la strategia al livello del progetto incentrato sui paesi Arbëresh.
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 +== Strategia di sviluppo nell livello regionale (K. Meco, M. Koliçi, S. Vogli) ==
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 +Questo proggetto ha come scopo di evidenziare e promuovere gli aspetti dell paesaggio culturale nella reggione di Molisse.Gli studi riguardando le quinte reggioni hanno orientato i potenziali di questo territorio nello zvilluppo delle linea strategiche di itinerari e zvilupo. Molisse è una reggione variegata ricca natura,paesaggi,agricultura e sopratutto culturale,patrimoniale,religiose e folclorica. La presenza e minoranza e arberesheve e quella serbo-croata formano un opportunita rara per la promozione delle culture uniche, afiamcandosi all paesaggio speciale della reggione. 
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 +Riferendosi alle analisi fatte, gli obiettivi di questa strateggia verrano ristrette come sotto:
 +1. La linea concetuale e territoriale della striscia delle appennini con quella dell lungo mare Adriatico
 +2. Il raporto e il valore in un unico sistema della ricchezza culturale nel sistema delle fascie(castelli,musei,oggetti religiosi,tradizione,folcloro e ricchezze linguistiche)
 +3. Il raforzamento dell raporto della ricchezza culturale con quella della montagna,rurale,agriculturale
 +4. La promozione di mobilita dolce come una magnera stabile di viaggio e che permete la visualita del paesaggio nel tutto suo potenziale
 +5. La partecipazione e il valore delle ricchezze oferte dalla minoranza in questo territorio, le cittadine arberesh e serbo-croat con ricchezza culturale, tradizioni, linguistiche, culinarie e folcloriche.
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 +{{:pwpersonali:16.jpg?400|}}
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 +Fig. 4_Schema dei itinerari e dei poli d’interessi
 +
 +           Schema delle circolazione e dei flussi
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 +Per rigenerare azioni concrete sulla esercittura di questa strategia si e studiato al inizio la divizione nel territorio degli obietti del itinerario culturale gia sottoposte nei punti 2 e 5 cosi come anche le evidenza degli itinerari gia esistenti che si sono categorizati in 2 grupi:
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 +a. A seconda della relazione con il territorio
 +-l’itinerario mare-estate
 +-l’itinerario montagna-inverno
 +-l’itinerario centrale-urbaneo
 +b. A seconda dello scopo oppure uso
 +-l’itinerario del arte
 +-l’itinerario della tradizione
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 +Nella Schema delle circolazione e dei flussi stata valorizata e raforzata il sistema del circolamento e della fluidita atraverso l’itinerari gia esistenti e il riguardo sulli itinerari acompagnatori che farano il sistema completo insieme ad ricchezza-oggetto (Schema dei itinerari e dei poli d’interessi)
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 +La proposta degli itinerari stagionali e stata presentata duranto il progetto anche difusa nell territorio e anche 
 +in diagrame concetuale di questi aspetti proponendo la creazione dei poli: artistico, estate-maritime, inverno-centro e il polo delle tradizioni. Questi poli possono essere svilupati non solo come parte degli itinerari ma anche come punti turistici individuali.
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 +{{:pwpersonali:15.jpg?400|}}   
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 +Fig. 5_Patrimonio culturale, collegamenti e itinerari
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 +Il concetto policentrico si aricchisce anche con la proposta degli itinerari di base stagionali,facciendo si lo sviluppo  della infrastruttura turistica durante l’anno.gli itinerari esistenti sono gia stati riempiti con framenti nuovi evidenziati durante la fasa delle analisi e categorizati in base allo svilupo staggionale per farsi l’uso unico
 +
 +Per concludere:
 +Per realizare l’implantazione di questi obietovi sono stati proposto le seguendi masse;
 +1. La riconstruzione di un sistemo completo di itinerari turistici-culturali includendo e riorientando quelli gia esistenti e completandoli con nuovi
 +2. La creazione dei poli atrativi tematici per opportunita alternative di svilupo
 +3. La creazione degli itinerari legati staggionali
 +4. L’inclusione nel sistema della ricchezza architetonicne e storiche(castelli,borghi antichi,tratturi)ricchezze religiose(chiese,catedrali,chiese pastoriali)ricchezze culturali(tradizioni linguistiche folcloro festa)anche il paesaggio naturale.
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 +Questa strateggia di svilupo e stata creata con l’intenzione di dare una spinta nel valorare i valori della reggione e promuovere con l’aumentazione degli itinerari turistici.Nella rinconcetto di questi itinerari si punta di usare maggiormente il capitale turistico che si genera soppratutto dal lungo mare pr alzare verso il centro della reggione.In questo modo la crescita dell’attivita turistica soppratutto durante l’estate fara cresce le probabilita della promozione e crescita di attivita turistica anche nelle altri staggioni.
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 +=== TERZO LIVELLO DEL PROGETTO ===
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 +== Quadro conoscitivo del’area proggetuale  (K. Meco, M. Koliçi, S. Vogli) ==
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 +A livello di area progettuale, l'area selezionata si estende al territorio del Basso Molise, concentrandosi sul territorio degli paesi arberesche.
 +Partendo dal quadro conoscitivo del patrimonio culturale a questo livello, possiamo concludere che:
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 +1. Lungo i due assi infrastrutturali prevalenti, abbiamo una distribuzione di edifici religiosi e patrimonio archeologico
 +2. Segmenti di tratturi passano in questa area, potenziali elementi integranti del sistema di itinerari.
 +3. Questa zona è ricca di patrimonio e tradizione, sia italiana anche arbereshe.
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 +{{:pwpersonali:24.jpg?400|}}
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 +Fig. 6_Patrimonio culturale, collegamenti e itinerari 
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 +=== La Scheda Arbereshe (Malvina Koliçi - Istrefaj) ===
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 +L'obiettivo finale di questo progetto è stato quello di proporre una strategia in cui la diversità culturale fosse evidenziata, dove l’importanza principale sarebbe la presenza della comunità Arberesh, che costituisce un patrimonio unico nel territorio del Basso Molise. Pertanto, ai fini di questo progetto, si è ritenuto necessario conoscere la cultura archeologica in tutti gli aspetti dei quattri paesi arbereshe del Molise: Campomarino, Portocannone, Ururi e Montecilfone. 
 +
 +Per le quattro città, sono considerate le seguenti:
 +1. Il nucleo storico di queste città
 +2. Numero della popolazione
 +3. Il periodo quando la comunità arbereshe si e estabilita in questi paesi
 +4. I valori del paesaggio nel territorio di questi territori
 +5. Le Culture agrarie coltivate rapresentative 
 +6. Tradizioni e elementi del folclore (lingua, danze, canzoni, poesie ecc.)
 +7. Valori e principali elementi turistici
 +8. Gastronomia e culinaria
 +9. Elementi speciali
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 +Questo scheda e considerata un passo importante per comprendere tutti gli elementi caratterizzanti storico, culturale e territoriale di questi paesi arbereshe.
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 +{{:pwpersonali:skema_arbereshe_totale.jpg?400|}}
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 +Fig. 7_Schema dell riconoscimento della cultura Arbereshe 
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 +=== Strategia  Culturale dell Basso Molise ===
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 +La strategia culturale dell'area del Basso Molise consiste nella creazione di due principali assi trasversali culturali, basati sul patrimonio architettonico, religioso, culturale, festivo e di tradizioni, in cui elementi specifici sono stati rafforzati e proposti come itinerari di per sé. Questi due assi di collegamento creano diversi legami culturali passando a ciascuna città , sfruttando il loro potenziale unico. Ogni città stessa avrà la funzione di uno specifico polo culturale che è collegato da itinerari.
 +Questi assi culturali incrociati a Portocannone, attraverso il polo culture rapresentat dal' eco-museo, sono i seguenti:
 +Montecilfone - Giuglionesi - Portocannone
 +Campi Campi - Porto Cannone - San Martino in Pensilis - Ururi - Larino – Casacalenda
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 +{{:pwpersonali:itinerari1.jpg?400|}}
 +
 +Fig. 7_ Vissualizzazione degli itinerari culturali
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 +La prima fase della creazione degli percorsi di collegamenti, inizialmente e focalizzata sul collegamento infrastrutturale di queste città e l'identificazione di due culture: Arbereshe e italiano. 
 +Nella seconda fase, gli itinerari creati si sono basati sulle risorse specifiche di ciascuna città. 
 +
 +Gli itinerari così creati sono i seguenti:  (Malvina Koliçi - Istrefaj)
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 +1. L’ Itinerario della arte grafica (Campomarino - Porto Cannone)
 +2. L’ Itinerario del Festival del vino (Campomarino - Porto Cannone)
 +3. L’ Itinerario della cultura Arbereshe 
 +4. L’ Itinerario della tradizione (L’ Itinerario della Carrese)
 +5. L’ Itinerario del Festival di Film
 +7. L’ Itinerario del Festival delle Olive
 +
 +Dove i più importanti sono:
 +L’ Itinerario della cultura Arbereshe 
 +L’ Itinerario della tradizione (L’ Itinerario della Carrese)
 +
 +{{:pwpersonali:le_fasi_dell_sviluppo_dei_itinerari.jpg?400|}}
 +
 +Fig. 8_ Le fasi dell sviluppo dei itinerari
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 +Questi percorsi tra i paesini tende a rivelare l'anima culturale di ciascun paese sottolineando l'importanza e l'unicità delle tradizioni, mentre creare opportunità per acquisire familiarità con la cultura arberesh, ed è l'obiettivo principale del progetto.
 +
 +Allo stesso tempo, oltre agli itinerari di collegamento, ogni città stessa si presenta come un attrazione turistica. Le città offrono tre tipi di attività:
 +- Visitare edifici piu importanti religiosi, di difesa, di importanza pubblica o urbana
 +- Partecipazione a varie feste e tradizioni che offrono dei festivai tematici, soprattutto durante l'estate e primavera
 +- Conoscere e avere opportunità di vivere la cultura di questi paessi, particolarmenti quelli arbëreshë, fornendo un'introduzione al linguaggio, cultura, tradizioni, danze o canzoni, e gastronomico rilevante.
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 +{{:pwpersonali:le_fasi_dell_sviluppo_dei_itinerari2.jpg?400|}}
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 +Fig. 8_ Il Programma detagliata degli itinerari
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 +Questi itinerari culturali, nel programma dettagliato, forniscono informazioni di base per lo sviluppo di mappe turistiche per questo scopo.
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 +Promozione della cultura Arbereshe in linea, la potenziale per un’ turismo unico, diffuso sul territorio.
  
  • pwpersonali/paesaggio_culturale_patrimonio_religioso_e_culturale.1532183444.txt.gz
  • Ultima modifica: 22/01/2021 16:53
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