pwpersonali:quadro_programmatico

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Antonia Serena Bove [Legge regionale n. 9/1997 (Tutela, valorizzazione e gestione del demanio tratturale)]
pwpersonali:quadro_programmatico [22/01/2021 16:54] (versione attuale)
Linea 1: Linea 1:
 di Alessandro Ranieri, con la collaborazione di Antonia Serena Bove (ricostruzione dello stato della pianificazione) di Alessandro Ranieri, con la collaborazione di Antonia Serena Bove (ricostruzione dello stato della pianificazione)
  
-====== Quadro Programmatico ======+====== Quadro Programmatico ======  
 +======FONDI DIRETTI (ADRION) E INDIRETTI====== 
 +======EUSAIR======
  
-//di Alessandro Ranieri, con la collaborazione di Antonia Serena Bove (ricostruzione dello stato della pianificazione)//+ 
 +//di Alessandro Ranieri, con la collaborazione di Antonia Serena Bove//
 ===== Abruzzo ===== ===== Abruzzo =====
  
Linea 20: Linea 23:
  
 • definisce le "categorie da tutela e valorizzazione" per determinare il grado di conservazione, trasformazione ed uso degli elementi (areali, puntuali e lineari) e degli insiemi (sistemi);  • definisce le "categorie da tutela e valorizzazione" per determinare il grado di conservazione, trasformazione ed uso degli elementi (areali, puntuali e lineari) e degli insiemi (sistemi); 
 +
 • individua - sulla base delle risultanze della ponderazione del valore conseguente alle analisi dei tematismi - le zone di Piano raccordate con le "categorie di tutela e valorizzazione”;  • individua - sulla base delle risultanze della ponderazione del valore conseguente alle analisi dei tematismi - le zone di Piano raccordate con le "categorie di tutela e valorizzazione”; 
 +
 • indica, per ciascuna delle predette zone, usi compatibili con l'obiettivo di conservazione, di trasformabilità o di valorizzazione ambientale prefissato;  • indica, per ciascuna delle predette zone, usi compatibili con l'obiettivo di conservazione, di trasformabilità o di valorizzazione ambientale prefissato; 
 +
 • definisce le condizioni minime di compatibilità dei luoghi in rapporto al mantenimento dei caratteri fondamentali degli stessi, e con riferimento agli indirizzi dettati dallo stesso P.R.P. per la pianificazione a scala inferiore;  • definisce le condizioni minime di compatibilità dei luoghi in rapporto al mantenimento dei caratteri fondamentali degli stessi, e con riferimento agli indirizzi dettati dallo stesso P.R.P. per la pianificazione a scala inferiore; 
 +
 • prospetta le iniziative per favorire obiettivi di valorizzazione rispondenti anche a razionali esigenze di sviluppo economico e sociale;  • prospetta le iniziative per favorire obiettivi di valorizzazione rispondenti anche a razionali esigenze di sviluppo economico e sociale; 
 +
 • individua le aree di complessità e ne determina le modalità attuatine mediante piani di dettaglio stabilendo, altresì, i limiti entro cui questi possono apportare marginali modifiche al P.R.P.;  • individua le aree di complessità e ne determina le modalità attuatine mediante piani di dettaglio stabilendo, altresì, i limiti entro cui questi possono apportare marginali modifiche al P.R.P.; 
 +
 • indica le azioni programmatiche individuate dalle schede progetto sia all'interno che al di fuori delle aree di complessità che necessitano di piani di dettaglio  • indica le azioni programmatiche individuate dalle schede progetto sia all'interno che al di fuori delle aree di complessità che necessitano di piani di dettaglio 
  
Linea 37: Linea 46:
  
 - Delibera n.297 del 30 aprile 2004: viene firmato un protocollo d’intesa tra la Regione e le quattro Province approvato dalla Giunta Regionale. Si è costituito un “gruppo di progettazione” (il cosiddetto ufficio del Piano), composto dai rappresentanti della Regione e delle Province.  - Delibera n.297 del 30 aprile 2004: viene firmato un protocollo d’intesa tra la Regione e le quattro Province approvato dalla Giunta Regionale. Si è costituito un “gruppo di progettazione” (il cosiddetto ufficio del Piano), composto dai rappresentanti della Regione e delle Province. 
 +
 - Determina Direttoriale del 27.10.2005: è stato stabilito di affidare ad un gruppo di lavoro esterno, da individuare attraverso procedura di evidenza pubblica, il supporto tecnico-scientifico, al “Gruppo di progettazione”. La Società Ecosfera di Roma ha vinto la gara di aggiudicazione.  - Determina Direttoriale del 27.10.2005: è stato stabilito di affidare ad un gruppo di lavoro esterno, da individuare attraverso procedura di evidenza pubblica, il supporto tecnico-scientifico, al “Gruppo di progettazione”. La Società Ecosfera di Roma ha vinto la gara di aggiudicazione. 
 +
 - Determinazione Direttoriale DA 111 del 19.10.2010: è stata avviata la procedura di Valutazione Ambientale Strategica V.A.S. del Piano Paesaggistico Regionale P.P.R. della Regione Abruzzo - Determinazione Direttoriale DA 111 del 19.10.2010: è stata avviata la procedura di Valutazione Ambientale Strategica V.A.S. del Piano Paesaggistico Regionale P.P.R. della Regione Abruzzo
  
Linea 99: Linea 110:
   * PTPAR (Piano Territoriale Paesistico-Ambientale Regionale). 8 PTPAAV (Piani Territoriali Paesistico-Ambientali di Area Vasta) (’97-’99), che normano circa il 60% del territorio molisano e ricoprono le seguenti aree: Basso Molise, Lago di Guardialfiera – Fortore Molisano, Massiccio del Matese, Montagnola – Colle dell’Orso, Matese settentrionale, Medio Volturno Molisano, Mainarde e Valle dell’Alto Volturno, Alto Molise   * PTPAR (Piano Territoriale Paesistico-Ambientale Regionale). 8 PTPAAV (Piani Territoriali Paesistico-Ambientali di Area Vasta) (’97-’99), che normano circa il 60% del territorio molisano e ricoprono le seguenti aree: Basso Molise, Lago di Guardialfiera – Fortore Molisano, Massiccio del Matese, Montagnola – Colle dell’Orso, Matese settentrionale, Medio Volturno Molisano, Mainarde e Valle dell’Alto Volturno, Alto Molise
   * Il 13% del territorio non ricompreso negli otto piani paesistici è sottoposto a tutela con provvedimenti ministeriali (DM e Galassini), nonché dai verbali delle commissioni provinciali. A questa percentuale vanno aggiunte le aree sottoposte a tutela ope legis ex. Art. 142 comma 1 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.    * Il 13% del territorio non ricompreso negli otto piani paesistici è sottoposto a tutela con provvedimenti ministeriali (DM e Galassini), nonché dai verbali delle commissioni provinciali. A questa percentuale vanno aggiunte le aree sottoposte a tutela ope legis ex. Art. 142 comma 1 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio. 
 +  * PTCP CB
 +  * [[http://www3.provincia.campobasso.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/681]]
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Linea 267: Linea 281:
   * componenti culturali e insediative   * componenti culturali e insediative
   * componenti dei valori percettivi   * componenti dei valori percettivi
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 +==== POR 2014 - 2020 ====
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 +L'Asse VI interviene in tema di valorizzazione delle risorse naturali e turistico-culturali.
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 +In tema di rifiuti, la strategia regionale contempla sia l'obiettivo di favorire la riduzione della produzione dei rifiuti sia quello d'incentivare i migliori modelli e strumenti per aumentare le percentuali di raccolta differenziata attraverso la riorganizzazione dei servizi. Inoltre s'intende promuovere l'adozione di Piani di Prevenzione della produzioni di rifiuti in ambito ARO, incentivare la diffusione di pratiche di compostaggio domestico e di comunità, favorire la riduzione dei rifiuti nell'ambito delle mense pubbliche, ridurre la produzione di plastica attraverso l'acquisto di stazioni comunali di microfiltrazione dell'acqua pubblica, stimolare l'adozione di procedure per Acquisti Verdi nella PA oltre che avviare una campagna di comunicazione sul consumo sostenibile e la riduzione dei rifiuti. All'interno della strategia regionale occupa un posto di rilievo la realizzazione di sistemi di raccolta differenziata pneumatica e la costruzione di Centri di raccolta comunale o intercomunale di rifiuti urbani ed assimilati agli urbani differenziati.
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 +Previsto inoltre il rafforzamento delle dotazioni impiantistiche per il trattamento e per il recupero, anche di energia, in base ai principi di autosufficienza, prossimità territoriale e minimizzazione degli impatti ambientali. In questo senso è da considerare la realizzazione di impianti per il trattamento della frazione organica (con processo di digestione aerobico e/o anaerobico), la riconversione degli impianti pubblici di biostabilizzazione; l'installazione di impianti di trattamento e recupero di materie prime secondarie, il Revamping degli impianti pubblici esistenti; e la riattivazione dei CMRD pubblici non in esercizio.
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 +//Obiettivi Specifici//
 +  * Ottimizzare la gestione dei rifiuti urbani secondo la gerarchia comunitaria
 +  * Restituire all’uso produttivo l aree inquinate
 +  * Migliorare il servizio idrico integrato per usi civili e ridurre le perdite di rete di acquedotto
 +  * Mantenere e migliorare la qualità dei corpi idrici
 +  * Contribuire ad arrestare la perdita di biodiversità terrestre e marina, mantenendo e ripristinando i servizi eco sistemici
 +  * Migliorare le condizioni e gli standard di offerta e fruizione del patrimonio nelle aree di attrazione naturale
 +  * Miglioramento delle condizioni e gli standard di offerta e fruizione del patrimonio culturale. 
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 +Nelle aree di attrazione
 +  * Favorire il riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche attraverso la valorizzazione integrata di risorse e competenze territoriali
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 +AZIONI
 +…i vari interventi per…
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 +__**Programma di Cooperazione Territoriale Europea: Interreg ADRION 2014-2020**__  
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 +FONTE: Commissione europea C (2015) 7147 del 20/10/2015
 +ENTE EROGATORE: Commissione europea
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 +**OBIETTIVI**:
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 +• Favorire l’integrazione tra i Paesi partner coinvolti facendo leva sulle risorse naturali, culturali e umane esistenti nell'area Adriatico-Ionica e rafforzando la coesione economica, sociale e territoriale nell’area considerata;
 +• Supportare la Strategia europea per la Regione Adriatico-Ionica (EUSAIR).
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 +Il programma è strutturato attorno a 4 Assi prioritari basati su 4 Obiettivi Tematici (OT) della Politica di coesione UE, a loro volta declinati in 5 Priorità di Investimento(PI) e relativi  Obiettivi Specifici (OS):
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 +** Asse 2 del Programma
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 +II BANDO**
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 +**ASSE PRIORITARIO 2 - REGIONE SOSTENIBILE**
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 +Questo Asse si concentra sul patrimonio naturale e culturale dell’Area Adrion sia come risorsa di crescita, sia come valore in sé. Punta a promuovere il turismo sostenibile, la valorizzazione del patrimonio naturale e culturale e la protezione dell'ambiente come condizione sine qua non per la sostenibilità del turismo e dell'utilizzo del patrimonio.
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 +**2 OBIETTIVI SPECIFICI**
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 +Obiettivo specifico 2.1: promuovere la valorizzazione sostenibile e la conservazione del patrimonio naturale e culturale quale risorsa di crescita nell’area Adriatico-Ionica
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 +**Temi e sotto-temi**
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 +Tema 1. Preservare, capitalizzare e innovare il patrimonio culturale e naturale
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 +- accrescere la competitività attraverso lo scambio di pratiche per migliorare la collaborazione fra il settore del turismo e altri settori correlati;
 +- promuovere nelle aree montane politiche di sviluppo rurale che integrino sia esigenze di conservazione sia il benessere duraturo degli abitanti;
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 +- sviluppare modelli più partecipativi di interpretazione e governance attraverso un maggiore coinvolgimento del settore privato e della società civile;
 +
 +- sviluppare azioni per aumentare le competenze/abilità, anche correlate alle industrie creative, per sostenere la salvaguardia del patrimonio culturale e il turismo sostenibile;
 +- sostenere la modernizzazione del settore del patrimonio culturale e naturale, la sensibilizzazione e l’attrazione di nuovo pubblico, anche attraverso la digitalizzazione e la realizzazione di reti aperte che prevedano il coinvolgimento dei giovani;
 +
 +- sostenere la salvaguardia dei paesaggi culturali e naturali.
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 +Tema 2.  Monitorare, valutare e ridurre la pressione ambientale e sociale derivata dal turismo
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 +- istituire, testare e attuare modelli di negoziazione, mediazione, partecipazione e risoluzione dei conflitti nel contesto del turismo, della protezione della cultura, delle esigenze locali e della crescita economica nel contesto del patrimonio culturale e naturale;
 +
 +- incoraggiare la valutazione degli effetti transnazionali di segmenti in rapida crescita come il turismo da crociera, esaminando le interconnessioni tra strutture portuali, porti turistici e altre industrie marittime.
 +
 +Tema 3. Sviluppare il turismo sostenibile riducendo gli agenti inquinanti
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 +- sviluppare modelli di turismo sostenibile incentrati su bassi livelli di carbonio, miglioramento della qualità dell'aria e riduzione delle emissioni di NO2, basso impatto ecologico, "slow food", coinvolgimento di giovani e volontari e altre offerte alternative in linea con il patrimonio naturale e culturale.
 +
 +Obiettivo specifico 2.2: migliorare la capacità di affrontare a livello transnazionale la vulnerabilità ambientale, la frammentazione e la salvaguardia dei servizi ecosistemici nell'area Adriatico-Ionica.
 +Temi e sotto-temi
 +
 +Tema 1. Implementare attività di ricerca e valutazione per proteggere e gestire i paesaggi e gli habitat terrestri e marittimi, anche attraverso la sensibilizzazione e l’educazione ambientale 
 +- promuovere e scambiare esperienze per l'adozione di strategie nazionali coerenti per l'ICM (Protocollo ICZM – PROTOCOLLO MEDITERRANEO PER LA GESTIONE INTEGRATA DELLE ZONE COSTIERE) e piani transnazionali per lo spazio marittimo (Direttiva MSP);
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 +- monitorare le specie protette (ad es. tartarughe marine, cetacei) come indicatori del Buono Stato Ambientale (GES) dei mari Adriatico e Ionio, affrontando le minacce alla biodiversità e alla qualità delle acque (ad es. l’impatto di micro-rifiuti, microinquinanti e bio tossine);
 +
 +- accrescere e promuovere la conoscenza marina con focus sulla rete delle aree marine protette;
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 +- sviluppare piani di gestione congiunti per gli habitat e gli ecosistemi transfrontalieri e per gestire il livello di popolamento dei grandi carnivori;
 +- rafforzare i collegamenti transfrontalieri tra i siti inclusi nella rete Natura2000 attraverso reti ecologiche e infrastrutture verdi, sviluppando il monitoraggio congiunto dei servizi ecosistemici delle foreste (in particolare la loro capacità di agire come assorbenti di carbonio e immagazzinare le risorse idriche), e proteggendo e ripristinando gli acquitrini e i campi carsici rilevanti per la rotta migratoria (degli uccelli) Adriatica;
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 +- istituire, testare e attuare modelli di negoziazione, mediazione, partecipazione e risoluzione dei conflitti nel contesto della protezione ambientale, della crescente pressione delle attività umane e dei cambiamenti ambientali (in particolare per quanto riguarda i cambiamenti climatici).
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 +Tema 2. Gestire e prevenire la diffusione dell’inquinamento
 +- sviluppare e integrare sistemi di allarme rapido per l'individuazione, la gestione e la prevenzione dell'inquinamento localizzato e diffuso da varie fonti (ad es. fuoriuscite di petrolio dal trasporto marittimo e rifiuti marini in generale, inquinamento industriale, incidenti, nitrati provenienti dall'agricoltura, carico organico dell'acquacoltura, inquinamento acustico, luminoso e da acque reflue di zone turistiche, discariche, contaminazione del suolo, ecc.);
 +
 +- sviluppare modelli mirati a sostenere la gestione/il riciclo dei rifiuti
 +Tema 3. Gestire e prevenire i rischi naturali e causati dall’uomo
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 +- sviluppare e integrare i sistemi transnazionali, le procedure e i sistemi di allarme rapido esistenti per prevedere, gestire e prevenire i rischi naturali e provocati dall'uomo (incendi boschivi, alluvioni marittime e fluviali, incidenti industriali, siccità, tempeste, proliferazione di alghe, erosione dei terremoti, ecc.), soprattutto in coordinamento con il meccanismo di protezione civile dell'UE e le iniziative IPA in materia di protezione civile, gestione delle alluvioni, gestione dei rischi, ecc.
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 +.
 +**BENEFICIARI
 +**
 +Persone giuridiche stabilite in uno dei Paesi interessati dal Programma. Può trattarsi di:
 +- Enti pubblici locali, regionali e nazionali, compreso GECT e associazioni di enti pubblici
 +- Organismi di diritto pubblico e loro associazioni
 +- Enti privati, compreso imprese, operativi da almeno 2 anni al momento della candidatura
 +- Organizzazioni internazionali operative da almeno 2 anni al momento della candidatura
 +I Paesi (e relativi territori) coperti dal Programma sono:
 +Stati membri UE:
 +- Italia, con le regioni Lombardia, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia Autonoma di Trento, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Umbria, Marche.
 +- Grecia, con le regioni Anatoliki Makedonia, Thraki, Kentriki Makedonia, Dytiki Makedonia, Thessalia, Ipeiros, Ionia Nisia, Dytiki Ellada, Sterea Ellada, Peloponnisos, Attiki, Voreio Aigaio, Notio Aigaio, Kriti.
 +- Croazia, con le regioni Jadranska Hrvatska e Kontinentalna Hrvatska.
 +- Slovenia, con le regioni Vzhodna Slovenija e Zahodna Slovenija.
 +Paesi IPA: Albania, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Serbia
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 +**ENTITA’ DELCONTRIBUTO**
 +Il cofinanziamento UE (da fondi FESR e IPA II) copre fino all’85% dei costi totali ammissibili del progetto per un massimo di 2.500.000 euro. Per i partner pubblici italianiil restante 15% di cofinanziamento è a carico del Fondo di rotazione nazionale.
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 +__**Strategia dell'Unione europea per la regione adriatica e ionica – EUSAIR**
 +__
 +FONTE: COM (2014) 357 final del 17/6/2014
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 +**SETTORI**
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 +promozione dell'economia marittima
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 +protezione dell'ambiente marino
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 +completamento dei collegamenti nel settore dei trasporti e dell’energia
 +
 +promozione del turismo sostenibile
 +.
 +
 +La strategia, accompagnata da un piano d'azione operativo (definito Piano d'azione progressivo), offrirà inoltre ai Paesi candidati e potenziali candidati all'adesione una preziosa opportunità di collaborare con gli Stati membri, in particolare contribuendo all'integrazione dei Balcani occidentali nell'UE.
 +
 +Si tratta della prima "strategia macroregionale dell’UE" con un numero così elevato di paesi extraunionali (Albania, Bosnia-Erzegovina, Montenegro e Serbia) che hanno collaborato con Stati membri dell'UE (Croazia, Grecia, Italia e Slovenia).
 +
 +La strategia riguarda principalmente le opportunità dell'economia marittima: 
 +"crescita blu", connettività terra-mare,connettività dell'energia, protezione dell’ambiente e turismo sostenibile, tutti settori destinati a svolgere un ruolo cruciale nel creare posti di lavoro e stimolare la crescita economica nella regione. Il punto di partenza è la strategia marittima per il mare Adriatico e il Mar Ionio, adottata dalla Commissione il 30 novembre 2012 e ora incorporata nella strategia.
 +
 +Ciascun elemento del piano d'azione è stato coordinato da una coppia di paesi (uno Stato membro dell'UE e unp aese non UE):
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 +la Grecia e il Montenegro - sulla "crescita blu"
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 +l'Italia e la Serbia - sul tema "Collegare la regione" (reti dei trasporti e dell'energia)
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 +Slovenia e Bosnia-Erzegovina - sulla "qualità ambientale"
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 +Croazia e l'Albania - sul "turismo sostenibile"
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 +Vi sono inoltre gli aspetti trasversali: il capacity building e la ricerca, l'innovazione e le piccole e medie imprese. La mitigazione dei cambiamenti climatici e l'adattamento agli stessi, nonché la gestione del rischio di catastrofi, sono principi orizzontali che sottendono tutti e quattro i pilastri.
 +
 +La strategia EUSAIR non accederà a finanziamenti aggiuntivi dell'UE, ma dovrebbe mobilitare e allineare i finanziamenti esistenti a livello nazionale e unionale nonché attirare investimenti privati. In particolare, all'attuazione della strategia contribuiranno i fondi strutturali e di investimento europei (Fondi ESI), nonché lo strumento di preadesione (IPA).
 +
 +Esempi di progetti indicativi da elaborare nell'ambito di ciascun pilastro:
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 +**Crescita blu:**
 +-Regolari valutazioni degli stock per la gestione di una pesca sostenibile
 +- Ricerca di un approccio congiunto alla pianificazione dello spazio marittimo regionale tramite la pianificazione dello spazio marittimo adriatico-ionico (ADRIPLAN)
 +
 +
 +**Collegare la regione:**
 +-Miglioramento del sistema di comunicazione obbligatoria delle navi nell’Adriatico (ADRIREP)
 +- Miglioramento dell'accessibilità delle zone costiere e delle isole vicine
 +- Rimozione degli ostacoli agli investimenti transfrontalieri nelle reti energetiche
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 +**Qualità ambientale:**
 +- Scambio delle pratiche ottimali tra le autorità di gestione tramite la rete di aree protette dell’Adriatico (AdriaPAN)
 +- Sulla base del progetto CleanSea, ulteriore sviluppo di misure per una gestione efficace sotto il profilo dei costi e di opzioni strategiche per mantenere puliti, sani e produttivi i mari europei
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 +**Turismo sostenibile:**
 +- Facilitazione dell'accesso ai finanziamenti per le start-up nel settore del turismo.
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 + //Strategia Adriatico ionica [COM(2014)357] (file .pdf) 
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  • pwpersonali/quadro_programmatico.1526838366.txt.gz
  • Ultima modifica: 22/01/2021 16:53
  • (modifica esterna)