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IL PAESAGGIO CULTURALE – Le Musei-KRISTIANA MEÇO

Le Musei ha lobiettivo di favorire la ricerca e la diffusione delle conoscenze riguardanti il patrimonio culturale Italiano custodito nei musei e rappresentato nei luoghi della cultura ,al fino di condividerne valori e originalità con il resto del mondo.

Questa fase del lavoro inizia con l’evidenziazione delle ricchezze storiche rappresentate dai Musei.I Musei, in questo studio, sono divisi in seconda a queste categorie : -Musei Storici : -Castello di Capua a Gambatesa , -Fragrance Museum, - Historical Museum of the Bell ‘’Giovanni Paolo II ‘’, -Il Museo Civico Della Memoria e della Storia , -Museo dei Ferri Taglienti, - Museo delle Zampogn, - Museo Nazionale di Santa Maria delle Monache, -Museo Storico del Rame Francesco Gerbasi, -Palazzo Magno, -Palazzo Pistili, -Museo Arenarie Calcari, -Musei dei Gladiatori, -Museo dei Parati Sacri, -Museo G.Arucci, -Museum of Operation Avalanche, -Museo Piano delle Fosse del Grano, -Civic Museum of Natural History, - Galleria Erbetta Paolo, -Museo del Territorio, - Museo di Grotta, - Villa di Fragola. Musei Archeologici: -Anfiteatro Romano Di Lucera ,- Archeological Museum Of Campania, -Museo Archeologico dell’Antica,- Capua, -Museo Archeologico Nazionale di Santa Chiara, - Torre Alemann,-Alfedena-Museo CIvico ‘’A.De.Nino’’, -Avezzano-Museo Lapidario Marsicano, -Campli –Museo Nazionale Archeologico, -Chieti-Museo Archeologico della Civitella, -Museo Archeologico Nazionale d’Abruzzo, -Museo della Grotta di S.Angelo, -Museo Archeologico-Teramo, -Museo Civico Sezione Archeologica –Vasto,-Antiquarium di Larino, -Hortus Conclusus Paladino, -I Mosaici nel Palazzo Ducale Di Larino, -Il Santuario di Ercola a Campochiaro, -Il tempio di San Giovanni I Galdo, -Il tempio di Sepino, -La Casa Sannitica di Cercemaggiore, -Museo Archeologico di Saepinum –Altilia,-Museo Arcos, -Museo Paleolitico di Isernia-Museo Provincile Sanntico di Campobasso, -Palazzo Paolo V-Rocca dei Rettori. Musei d’Arte: -Galleria Civica Franco Libertucci, -La Galleria D’Arte Contemporanea di Termoli, -Museo Arte Contemporanea Isernia, -Rete Atelier Molise,-Casoria Contemporary Art Museum, -Madre, - Museum of Sannio , -Premio Internazionale ISDE,-Galleria d’Arte Stoa, -Galleria il Novecento, -Atri-Museo Capitolare, -Avezzano-Pinacoteca D’Arte Moderna, - Capestrano-Museo di San Giovanni da Capestrano, -Castelli-Museo della Ceramica, -Castelvecchio Subequo-Museo Parrocchiale coteca Civica, - Cepagatti, -Pinacoteca Civic, –Museo D’Arte ‘’Costantino Barbella’’, -Francavilla al mare –Museo Michetti MuM, -L’Aquila-Casa Museo Signorini Corsi, -L’Aquila-Museo Nazionale d’Abruzz, -Loreto Aprutino –Raccolta Acerbo delle CEramiche Storiche Abruzzesi, -MuseoNazionale d’Arte Sacra della Marsica. Musei Tradizioni: -Il Museo a Cielo aperto della ‘’Memoria Contadina’’ di Casalciprano, -Il Museo dei Misteri, -Il Museo delle Arti e delle Tradizioni popolari di Riccia, -Il Musei multimediale del Bufu,-Museo del Grano di Jelsi. Musei Naturalistici: - Arsita-Museo Del Lupo, - Bisegna-Museo Del CApriolo,-Museo Del Camposcia, - Museo Naturalistico ‘’Nicola De Leone, -Museo Ittico.

-Durante lo studio di questi oggetti nelle cinque reggioni (Abruzzo,Molise,Puglia,Campania,Basilicata) è visibile il fatto che l’espansione più grande dei Musei è nel Molise, dove sono presenti Musei Storici ,Archeologici e delle Tradizioni.Vale la pena evidenziare che la Puglia e Abruzzo hanno sviluppato il concetto di Ecomuseo come un alternativa molto atrattiva rispetto ai Musei Tradizionali .

Per comprendere meglio il raportto espansione del territorio e collegamento con I Musei sono realizzati diagrammi schematici :

-nel primo schema il focus è sui Musei Archeologici,la divisione e il collegamento tra di loro , che ha creato nel territorio due percorsi uno parallel agli Appennini e uno sul Lungo Mare .

-il secondo schema che si riferisce ai Musei Storici ha un tragitto completo a forma di anello che percorre il territorio principale in Molise.

-Il terzo schema dei Musei Naturalistici ci mostra la divisione di questi Musei nelle cinque regioni.

-Nel quarto schema si vede che I Musei e delle Tradizioni sono concentrati principalmente in Molise .

-Per quanto riguarda l’ultima schema, dove sono rappresentati I Musei d’Arte, possiamo dire che c’e una buona distribuzione sul territorio. Nella mappa conclusiva ci sono tutte le categorie dei musei e di itinerari che si creanocollegandoli tra di loro.

-In base a queste analisi, oltre all’inclusione degli itinerari turistici si propone anche la creazione di un Ecomuseo nel Molise.Questo Museo si posizionera nella cittadina Arberesh e di Portocannone.L’obiettivo identificato il Palazzo -Cini Tanasso che si trova al centro della cittadina e che oggi viene visitato dai turisti per I suoi affreschi all’ interno. Gli Ecomusei danno un’opportunita molto buona ed è certo che il Palazzo identificato sia ideale per il buon raporto con la natura che lo circonda ,data la presenza del giardino interno ed esterno e di altri oggetti di valore nei dintorni.Lo scopo è di trasformare questa villa in ecomuseo e di dare visibilitá alle Tradizione Arbereshe per evidenziare la tradizione culinaria il folklore e la cultura.Questo Ecomuseo è visto come un valore aggiunto nel Molise per collegare la cultura,l’arte il territorio ed il paesaggio.

Cos'è l'ecomuseo? “L'ecomuseo è una istituzione culturale che assicura in forma permanente, su un determinato territorio e con la partecipazione della popolazione, le funzioni di ricerca, conservazione, valorizzazione di un insieme di beni naturali e culturali, rappresentativi di un ambiente e dei modi di vita che lì si sono succeduti”. Nella gestione del Piano paesaggistico gli ecomusei assumono diverse valenze: • favoriscono la crescita della coscienza di luogo e dei saperi esperienziali locali; • contribuiscono alla crescita delle conoscenze del paesaggio e delle culture tradizionali agricole, artigiane artistiche locali, dei beni culturali; • costituiscono nodi territoriali attivi dell’Osservatorio regionale per la qualità del paesaggio, svolgendo attività di promozione culturale, informativa e progettuale; • favoriscono l’evoluzione del turismo verso una ospitalità turistica consapevole e di scambio fra culture;

Palazzo Cini –Tanasso

Portocannone è una ridente cittadina che dista circa 60 chilometri dal capoluogo di regione. Il paese sorge sulla riva destra del fiume Biferno, a poca distanza dalla costa adriatica. L’influenza del mare ha segnato molto la storia di questo piccolo centro, infatti nel passato popolazioni di origine albanese si sono insediate dando vita ad un centro multietnico tanto che ancora oggi si parla un dialetto albanese-molisano. I monumenti più prestigiosi del paese sono la chiesa dei Santissimi Pietro e Paolo e il palazzo Cini, che si erge imponente al centro del paese.

La Storia

Il palazzo baronale di Portocannone fu costruito tra il 1735 e il 1742 dal barone Carlo Diego Cini. che divenne proprietario del feudo di Portocannone nei primi anni del secolo XVIII. Il casato dei Cini è originario di Guglionesi, e ha goduto di una certa importanza già a partire dal XV secolo. Gli esponenti più conosciuti della famiglia furono Matteo Cini, Capitano di Lance di Re Ferrante I,e suo figlio Lorenzo, governatore di Guglionesi. In epoca successiva il palazzo fu venduto alla famiglia Tanasso, che tutt’oggi ne è proprietaria. Il palazzo Cini – Tanasso di Portocannone si colloca all’interno del nucleo urbano, in una posizione che sottolinea la sua funzione essenzialmente residenziale. Il potere della famiglia si rispecchia nelle soluzioni architettoniche del palazzo: in particolare il cortile interno ed il loggiato esterno sono di imponente e raffinata fattura, simbolo del prestigio sociale dei proprietari. Il primo piano, il cosiddetto piano nobile, è diviso in numerose stanze, affrescate e arredate con mobili antichi; il secondo piano è caratterizzato da un loggiato che dal lato orientale sporge sul giardino. Una volta varcato il portone d’ingresso, uno scalone conduce in un’anticamera, ornata da dipinti otto - novecenteschi. L’ingresso al palazzo presenta sulle volte degli affreschi, che riproducono quattro divinità italiche con orecchie appuntite, corna e piedi caprini.Il palazzo è ricco di dipinti: in salotto, il pittore Ugo Sforza ha ripreso da Rubens il “Ratto delle Leuccippidi”, in una stanza adibita a studio invece è riprodotto un nudo maschile con un cavallo, forse riconducibile alla “Fedra” dell’Ippolito. Lo stemma della famiglia Cini campeggia dietro la porta dello studio, all’interno del quale è presenta anche un quadro che ritrae Matteo Tanasso bambino, insieme con Rosa Bucci di Larino, sua madre e moglie di Domenico Tanasso. I mobili d’epoca del palazzo baronale, così come le sue mura, presentano decorazioni e incisioni, mentre i vetri delle finestre sono colorati. All’interno del palazzo è presente anche una cappella dedicata alla Madonna del Rosario di Pompei: la piccola cappella è custodita in una stanza, in un armadio che, una volta chiuso, la nasconde dagli sguardi dei curiosi. Sulla cornice dell’armadio sono incise due lettere, “D T” che corrispondono alle iniziali di Domenico Tanasso, nonno degli odierni possessori dell’edificio baronale. Le stanze da letto e gli altri saloni della casa sono ornati da affreschi del settecento e dell’ottocento.

Palazzo Cini –Tanasso-Ecomuseo

Lavorando per la strategia per gli itinerari di cultura e apparsa la necessita che questi itinerari avessero un centro che avra come funzione essere un polo di attivitta dove si focalizzera sulla cultura Arberesh,il ri della riccheza e anche il collegamento con il territorio e per questa raggione e stato scelto un oggetto gia esistente come Palazzo Cini-Tanasso il qualle a tutte le potenzialita per essere un ecomuse.questa edificio ha il vantaggio che si trovo nel incrocio dei itinerari culturali e la funzione che avra sara come fiera che conterra la tradizione, la cultura , la culinaria Arberesh.

Al livello di Regione, i beni materiali e il patrimonio culturale, e arricchito evidenziando anche le feste, quindi il patrimonio immateriale. Nella regione del Molise, le feste sono divise in due categorie. La prima categoria si riferisce alla divisa di queste feste, in base alle stagioni in qui si sviluppano. Quindi, queste feste, si svolgono in primavera, estate, autunno e inverno. Facendo riferimento a questa distribuzione, è stato possibile studiare e identificare facilmente quale categoria di vacanze domina e viceversa, prendendo in considerazione anche la connessione con il territorio. Raggruppare le feste e tradizioni in questo modo è stata una risorsa preziosa da includere negli itinerari regionali proposti, che si riferiscono a una suddivisione stagionale.

Le feste e le tradizioni, per lo scopo del progetto a livello dell'area di progettazione, sono divise anche per carattere o tematicha. In questo caso, ci riferiamo alla separazione in feste religiose, feste tradizionali e feste culturali culturali. Se ci si concentra sulle aree dei paesi Arbëreshë, notiamo che prevalgono principalmente feste durante la stagione estiva o primavera e meno quelle che si svolgoni in autunno o inverno. La condivisione di feste in base di staggione e anche in base di carattere, ha quindi contribuito a concepire la strategia al livello del progetto incentrato sui paesi Arbëresh.

Patrimonio Culturale,Collegameni e Itinerari.-Kristiana Meco,Malvina Kolici (Istrefaj),Steisi Vogli.

Questo proggetto ha come scopo di evidenziare e promuovere gli aspetti dell paesaggio culturale nella reggione di Molisse.Gli studi riguardando le quinte reggioni hanno orientato i potenziali di questo territorio nello zvilluppo delle linea strategiche di itinerari e zvilupo.Molisse è una reggione variegata ricca natura,paesaggi,agricultura e sopratutto culturale,patrimoniale,religiose e folclorica.La presenza e minoranza e arberesheve e quella serbo-croata formano un opportunita rara per la promozione delle culture uniche,afiamcandosi all paesaggio speciale della reggione. Riferendosi alle analisi fatte,gli obiettivi di questa strateggia verrano ristrette come sotto: 1.La linea concetuale e territoriale della striscia delle appennini con quella dell lungo mare Adriatico 2.Il raporto e il valore in un unico sistema della ricchezza culturale nel sistema delle fascie(castelli,musei,oggetti religiosi,tradizione,folcloro e ricchezze linguistiche) 3.Il raforzamento dell raporto della ricchezza culturale con quella della montagna,rurale,agriculturale 4.La promozione di mobilita dolce come una magnera stabile di viaggio e che permete la visualita del paesaggio nel tutto suo potenziale 5.La partecipazione e il valore delle ricchezze oferte dalla minoranza in questo territorio,le cittadine arberesh e serbo-croat con ricchezza culturale,tradizioni,linguistiche,culinarie,e folcloriche. Per rigenerare azioni concrete sulla esercittura di questa strategia si e studiato al inizio la divizione nel territorio degli obietti del itinerario culturale gia sottoposte nei punti 2 e 5 cosi come anche le evidenza degli itinerari gia esistenti che si sono categorizati in 2 grupi: a.A seconda della relazione con il territorio -l’itinerario mare-estate -l’itinerario montagna-inverno -l’itinerario centrale-urbaneo b.A seconda dello scopo oppure uso -l’itinerario del arte -l’itinerario della tradizione Nella seconda schema è stata valorizata e raforzata il sistema del circolamento e della fluidita atraverso l’itinerari gia esistenti e il riguardo sulli itinerari acompagnatori che farano il sistema completo insieme ad ricchezza-oggetto. La terza schema riguarda una traduzioni in diagrama concetuale di questi aspetti proponendo la creazione dei poli:artistico,estate-maritime,inverno-centro e il polo delle tradizioni. Questi poli possono essere svilupati non solo come parte degli itinerari ma anche come punti turistici individuali. Il concetto policentrico si aricchisce anche con la proposta degli itinerari di base stagionali,facciendo si lo sviluppo della infrastruttura turistica durante l’anno.gli itinerari esistenti sono gia stati riempiti con framenti nuovi evidenziati durante la fasa delle analisi e categorizati in base allo svilupo staggionale per far si l’uso unico anuLe Per concludere: Per realizare l’implantazione di questi obietovi sono stati proposto le seguendi masse; 1.la riconstruzione di un sistemo completo di itinerari turistici-culturali includendo e riorientando quelli gia esistenti e completandoli con nuovi 2.la creazione dei poli atrativi tematici per opportunita alternative di svilupo 3.la creazione degli itinerari legati staggionali 4.l’inclusione nel sistema della ricchezza architetonicne e storiche(castelli,borghi antichi,tratturi)ricchezze religiose(chiese,catedrali,chiese pastoriali)ricchezze culturali(tradizioni linguistiche folcloro festa)anche il paesaggio naturale. Questa strateggia di svilupo e stata creata con l’intenzione di dare una spinta nel valorare i valori della reggione e promuovere con l’aumentazione degli itinerari turistici.Nella rinconcetto di questi itinerari si punta di usare maggiormente il capitale turistico che si genera soppratutto dal lungo mare pr alzare verso il centro della reggione.In questo modo la crescita dell’attivita turistica soppratutto durante l’estate fara cresce le probabilita della promozione e crescita di attivita turistica anche nelle altri staggioni.

A livello di area progettuale, l'area selezionata si estende al territorio del Basso Molise, concentrandosi sul territorio degli paesi arberesche. Partendo dal quadro conoscitivo del patrimonio culturale a questo livello, possiamo concludere che:

1. Lungo i due assi infrastrutturali prevalenti, abbiamo una distribuzione di edifici religiosi e patrimonio archeologico

2. Segmenti di tratturi passano in questa area, potenziali elementi integranti del sistema di itinerari.

3. Questa zona è ricca di patrimonio e tradizione, sia italiana anche arbereshe.

La strategia culturale dell'area del Basso Molise consiste nella creazione di due principali assi trasversali culturali, basati sul patrimonio architettonico, religioso, culturale, festivo e di tradizioni, in cui elementi specifici sono stati rafforzati e proposti come itinerari di per sé. Questi due assi di collegamento creano diversi legami culturali passando a ciascuna città , sfruttando il loro potenziale unico. Ogni città stessa avrà la funzione di uno specifico polo culturale che è collegato da itinerari. Questi assi culturali incrociati a Portocannone, attraverso il polo culture rapresentat dal' eco-museo, sono i seguenti: Montecilfone - Giuglionesi - Portocannone Campi Campi - Porto Cannone - San Martino in Pensilis - Ururi - Larino - Casacalenda

La prima fase della creazione degli percorsi di collegamenti, inizialmente e focalizzata sul collegamento infrastrutturale di queste città e l'identificazione di due culture: Arbereshe e italiano. Nella seconda fase, gli itinerari creati si sono basati sulle risorse specifiche di ciascuna città. Gli itinerari così creati sono i seguenti:

1. L’ Itinerario della arte grafica (Campomarino - Porto Cannone)

2. L’ Itinerario del Festival del vino (Campomarino - Porto Cannone)

3. L’ Itinerario della cultura Arbereshe

4. L’ Itinerario della tradizione (L’ Itinerario della Carrese)

5. L’ Itinerario del Festival di Film

7. L’ Itinerario del Festival delle Olive

Dove i più importanti sono: L’ Itinerario della cultura Arbereshe L’ Itinerario della tradizione (L’ Itinerario della Carrese)

Questi percorsi tra i paesini tende a rivelare l'anima culturale di ciascun paese sottolineando l'importanza e l'unicità delle tradizioni, mentre creare opportunità per acquisire familiarità con la cultura arberesh, ed è l'obiettivo principale del progetto.

Allo stesso tempo, oltre agli itinerari di collegamento, ogni città stessa si presenta come un attrazione turistica. Le città offrono tre tipi di attività: - Visitare edifici piu importanti religiosi, di difesa, di importanza pubblica o urbana - Partecipazione a varie feste e tradizioni che offrono dei festivai tematici, soprattutto durante l'estate e primavera - Conoscere e avere opportunità di vivere la cultura di questi paessi, particolarmenti quelli arbëreshë, fornendo un'introduzione al linguaggio, cultura, tradizioni, danze o canzoni, e gastronomico rilevante.

Questi itinerari culturali, nel programma dettagliato, forniscono informazioni di base per lo sviluppo di mappe turistiche per questo scopo.

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